Foggia in questi anni è diventata una città pericolosa ed insicura. Una città in cui la ferocia della “Quarta Mafia” da un lato ed il crescente dilagare della violenza della “microcriminalità” dall’altro,  terrorizzano la nostra comunità. Quello della sicurezza è dunque senza alcun dubbio uno dei principali problemi da affrontare, con un approccio serio, pragmatico e rigoroso. In quest’ottica è fondamentale mettere in campo un migliore e più capillare presidio e controllo del territorio, dando vita ad un “Piano di Sicurezza” da attuare in strettissima sinergia con Questura e Prefettura, tramite l’ausilio di tutte le Forze dell’Ordine, alle quali va affiancato il prezioso contributo fornito dal Corpo della Polizia Locale, il cui organico deve essere potenziato in termini di personale e di funzioni.

A questo scopo è essenziale l’indizione di concorsi che aumentino il numero degli Agenti in servizio, con nuove assunzioni che ne rendano l’attività adeguata ai bisogni e alle richieste dei cittadini. Particolare rilevanza, inoltre, assume la loro presenza “per strada”, rovesciando la dinamica che negli anni scorsi ha progressivamente spostato sempre maggiori unità di personale verso mansioni amministrative. In altri termini, almeno il 70% dei nostri Vigili dovrà tornare nelle strade e nelle piazze, riportando ordine in una viabilità caotica e, come detto, assumendo una funzione di supporto e affiancamento al lavoro delle Forze dell’Ordine.Si procederà inoltre alla ricostituzione del Nucleo di Polizia Annonaria – decisivo nella lotta al fenomeno dell’abusivismo commerciale, soprattutto nella vendita illegale di prodotti ortofrutticoli – e del Nucleo di Polizia pubblicitaria, fondamentale in un altro settore completamente in preda al caos e dal cui riassetto il Comune può recuperare importanti risorse di natura economica.

Una strategia di cui è parte essenziale un significativo e massiccio potenziamento dei sistemi di videosorveglianza, con la realizzazione di una “Centrale di controllo unica” per la raccolta dati e per la loro condivisione con le Forze dell’Ordine e la Questura. Va inoltre attuato un serio piano di pubblica illuminazione, che sottragga al buio le tantissime aree della città in cui l’assenza di luce diventa terreno fertile per il proliferare di illegalità.

Uno dei “luoghi simbolo” dell’emergenza sicurezza a Foggia in questi anni è diventato piazza Mercato, letteralmente trasformata da cuore del centro storico in teatro di illegalità, risse, consumo e spaccio di sostanze stupefacenti. Piazza Mercato va restituita ai cittadini. La nostra idea è farla tornare ad essere nelle ore diurne un bellissimo mercato, lasciando spazio nelle ore serali alla somministrazione di alimenti, alla cultura del “food”, all’aggregazione e alla socialità. Recuperando la sua storia e coniugandola con la modernità, come accade a Madrid in una struttura identica alla nostra. C’è quindi bisogno di un serio progetto di rilancio e di riqualificazione che, partendo da piazza Mercato, coinvolga l’intero centro storico, ad esempio con un piano di pedonalizzazione e di valorizzazione delle sue attività commerciali.

Il “cuore” di Foggia deve essere interessato da  progettualità che incentivino la nascita di “botteghe” e una riscoperta degli “antichi mestieri”, in collaborazione con le associazioni datoriali e di categoria ed i centri di formazione. Assegnare al centro storico la valenza di zona di “rilevanza storica” dal punto di vista urbanistico, tra l’altro, permetterà – come è accaduto ad esempio a Firenze – di ridurre significativamente la presenza delle cosiddette “cicchetterie”, aumentando contestualmente in modo serrato i controlli della Polizia Locale rispetto al divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori.

Stesso discorso per il cosiddetto “Quartiere Ferrovia”, anch’esso divenuto l’emblema di un abbandono e di un disinteresse amministrativo che hanno provocato degrado ed illegalità. Nelle aree limitrofe la stazione ferroviaria, dunque, è urgente attivare un “intervento pilota” attraverso cui istituire la pedonalizzazione di piazza Cavour (e delle zone adiacenti), collegandola alle aree pedonali già consolidate, rivisitando in questo modo totalmente il concetto di viabilità e di spazio pubblico. Un modo per dare a questa porzione di Foggia una notevole rilevanza, tramite la connessione diretta alla Villa Comunale e di conseguenza, tramite il cosiddetto “boschetto”, alla zona dei “Campi Diomedei”.

Un’idea di spazio urbano in cui si moltiplicano dunque le piazze, intese come luoghi fondamentali di incontro e condivisione, riducendo drasticamente il numero di mezzi di trasporto privato. Pedonalizzazione, servizi e riqualificazione urbana significano riappropriazione del territorio, sicurezza,  ed eliminazione del degrado.